Un’analisi delle dinamiche relative alle tendenze più recenti della produzione e del consumo di droga ha portato alla luce alcuni dati allarmanti. Secondo quanto riportato dal World Drug Report 2017, pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc) cresce la produzione mondiale di cocaina e aumentano le coltivazioni e i sequestri di oppiacei. In particolare, si è registrato un aumento del 30 per cento della coltivazione delle foglie di coca nel periodo 2013-2015, mentre la produzione di cloruro di cocaina è cresciuta del 25 per cento nel 2015 rispetto al 2013. D’altra parte, anche i dati relativi al consumo di droga sono poco rassicuranti: circa il 5 per cento della popolazione adulta mondiale ha fatto uso di droga almeno una volta nel 2015, mentre 29,5 milioni di persone soffrono di disturbi legati all’uso di sostanze stupefacenti. A preoccupare dunque è soprattutto l’aumento dei rischi per la salute, dovuto alla diffusione e all’incremento del consumo delle suddette sostanze. I dati parlano di ben 190 mila morti dovuti alla droga, gran parte di esse evitabili. Inoltre, secondo il report, continuano ad aumentare le morti per overdose che, negli Stati Uniti, si sono più che triplicate nel periodo compreso tra il 1999 e il 2015, mentre rimane molto alta la percentuale di coloro che contraggono Hiv ed epatite.
Tra le sostanze maggiormente pericolose per la salute, gli oppiacei (oppio, morfina, eroina) occupano un posto di primo piano e il loro utilizzo è cresciuto a livello globale: si è passati infatti da 17,3 milioni di utilizzatori nel 2014 a 17,7 milioni nel 2015. Ad ogni modo, è la cannabis la sostanza stupefacente che detiene il primato di diffusione mondiale, registrando una percentuale di utilizzo pari al 3,8 per cento della popolazione adulta.