Cyberbullismo: tutela e privacy, un equilibrio possibile

“Per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.” (Legge 71/2017)

La legge attribuisce ai minori sopra ai 14 anni il potere di prestare il consenso al trattamento dei propri dati personali e di iscriversi sui social network. È altrettanto vero che i minori meritano una protezione specifica, in quanto meno consapevoli dei rischi che corrono sui social, delle conseguenze, delle possibili misure di salvaguardia, nonché dei loro diritti. Come si concilia la concreta facoltà del minore di “poter scegliere” e di “dire la sua” nelle questioni che lo riguardano anche prima del compimento della maggiore età, con il diritto-dovere dei genitori di tutelarlo e proteggerlo, anche tramite specifici servizi per il monitoraggio dei messaggi in entrata e in uscita sui social network e nella messaggistica istantanea?

 

Questi gli argomenti dell’evento “CYBERBULLISMO: TUTELA E PRIVACY, UN EQUILIBRIO POSSIBILE” che si terrà il 19 febbraio 2020 dalle 17:00 alle 19:00 a Trieste, presso l’Aula Magna I.S.I.S. Carducci-Dante, e il 20 febbraio 2020 dalle 17:00 alle 19:00 a Udine, presso il Convitto Tomadini.

 


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