Tra i primi atti del nuovo governo, l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del “Decreto dignità” ha tra i suoi punti cardine il divieto di pubblicità di giochi d’azzardo e scommesse, quale misura significativa volta al contrasto del gioco d’azzardo patologico. Tale misura, scaturita dalla “straordinaria necessità ed urgenza di introdurre strumenti volti a consentire un efficace contrasto alla ludopatia”, al Titolo III, art. 8, stabilisce il divieto, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, di “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet”.
Inoltre si stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2019, tale divieto venga applicato anche “alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale, comprese le citazioni visive ed acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli, attività o prodotti la cui pubblicità, ai sensi del presente articolo, è vietata”.